Il nostro Museo Civico Augusta Redorici Roffi, che a ottobre 2022 ha superato la seconda selezione di DOORS Digital Incubator for Museums, finanziato dal programma europeo Horizon 2020, sta lavorando alla realizzazione del progetto The Open Air Museum, nel quale sono coinvolti, oltre ai volontari del museo stesso, anche alcuni dipendenti del Servizio Cultura del Comune e un gruppo di cittadini di diverse età, a partire dai nove anni. Sono stati scelti come "campione" del target di progetto: in particolar modo studenti, insegnanti, esperti dell'università.
Si sta lavorando insieme perché la webapp da realizzare a cura del Digital Provider sia rispondente alle esigenze dei visitatori e delle classi scolastiche che ne usufruiranno e possa davvero costituire un mezzo divertente e coinvolgente per imparare e sapere curiosità e notizie del museo.
La webapp comprenderà una visita virtuale delle sale del museo, con sorprese che attendono il navigatore dentro le vetrine. Dopo una camminata, anch'essa virtuale, fino all'affioramento, lo strumento permetterà di vagabondare lungo il fiume, per trovare reperti fossili digitalizzati in 3D che raccontano le loro storie. Ci saranno anche alcune parti di gamification, video, schede, testi, in gran parte realizzati dal Team.
Le referenti del Comune stanno partecipando anche, da remoto, a vari momenti formativi a cura di Ars Electronica (che coordina i lavori dei venti musei finanziati, da varie parti d'Europa), a riflessioni collettive, laboratori, che saranno preziosi anche per altri progetti simili e per proseguire le attività anche dopo la conclusione del progetto pilota.
The Open Air Museum si inserisce in una più ampia
programmazione che include diverse azioni per la valorizzazione, anche attraverso le
nuove tecnologie digitali, del Museo Civico, grande risorsa per la
comunità vignolese. L'obiettivo principale è far conoscere il museo a tutti i vignolesi e
coinvolgere i cittadini nelle sue attività, riconoscendogli il valore che merita e
mantenendo vivo tutto quello che, a partire dagli anni Settanta, alcuni appassionati
(tra cui la benemerita maestra Augusta a cui il museo è dedicato) sono riusciti a
realizzare.