Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale riprende con entusiasmo la programmazione al Teatro Fabbri di Vignola, proponendo un cartellone di spettacoli da novembre a maggio, composto da 9 titoli, di cui 2 produzioni, 4 co-produzioni e 3 ospitalità.
Come per gli altri teatri ERT, anche la Stagione 23/24 si inserisce nelle linee artistiche del concept #NuovoCieloNuovaTerra.
Tra i protagonisti in calendario a Vignola, grandi nomi della scena teatrale come Anna Della Rosa in Accabadora, dal romanzo di Michela Murgia con la regia di Veronica Cruciani; l’amato Natalino Balasso con Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre; l’autore, attore e regista Ascanio Celestini con Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato. E ancora Mario Perrotta con un omaggio a Italo Calvino nel centenario dalla nascita, Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà; il regista e attore Fausto Russo Alesi, per la seconda volta a confronto con una pièce di Eduardo De Filippo, L’arte della commedia; e la compagnia che ha appena ricevuto il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, Stivalaccio Teatro con Arlecchino muto per spavento, ispirato al canovaccio dell’attore e scrittore teatrale settecentesco Luigi Riccoboni.
Con il servizio navette, una felice iniziativa nata dalla volontà di rafforzare il senso di appartenenza alla geografia diffusa di ERT, il pubblico di Vignola potrà assistere a tre spettacoli tra Modena e Bologna: al Teatro Storchi La Tempesta di Alessandro Serra e Fedra di Jean Racine con la regia di Federico Tiezzi e con protagonista Elena Ghiaurov; e al Teatro Arena del Sole Antonio e Cleopatra da William Shakespeare, con la regia di Valter Malosti, anche in scena con Anna Della Rosa.
Per gli abbonati, inoltre, ERT offre una promozione speciale: la riduzione del 50% per i biglietti del primo lavoro a teatro di Nanni Moretti, Diari d'amore, al Teatro Storchi dall'8 al 12 novembre.
Fino al 7 novembre sarà inoltre possibile sottoscrivere un abbonamento a posto fisso a 6 o 9 spettacoli con una riduzione del 25%.
La programmazione di ERT al Teatro Fabbri è resa possibile grazie a (in o.a.) Banca Bcc Felsinea, Casa Montorsi, Coop Alleanza 3.0, Eugenio Garavini e Gabriella Oca, Funeral Home Terra e Cielo, Gottardi Trasporti, Hera, Messori Cioccolato, Mister Web, Muzzarelli Costruzioni, Pelatti – ricambi auto e motori, Proteo Engineering, Ritmo Ristorazione, Tecnomatic, Tonnies Fleisch Italia, Toschi liquori, Zanni – movimentazione terra.
GLI SPETTACOLI
La Stagione 23/24 di Vignola si apre l’11 novembre con Accabadora (coproduzione ERT / Teatro Nazionale con Savà Produzioni Creative), spettacolo tratto dall’omonimo romanzo Premio Campiello 2010 della scrittrice e intellettuale recentemente scomparsa Michela Murgia, uno dei libri più letti in Italia negli ultimi anni e che affronta un tema ancora al centro del dibattito pubblico. La regia è di Veronica Cruciani, protagonista è Anna Della Rosa, fra le più interessanti attrici della scena contemporanea. La pièce parte dal ritorno della protagonista, fuggita dalla Sardegna per lasciarsi alle spalle il suo passato: era stata adottata da una donna che all’occorrenza faceva l’“accabadora”, colei che aiuta le persone in fin di vita a morire. Il pubblico è condotto dritto nel mezzo della delicata relazione fra le due donne, in quel pesante silenzio dopo un lungo tempo di separazione.
L’1 dicembre è la volta de La Tempesta, ultima grande tragedia scritta da William Shakespeare e ora messa in scena dal regista visionario Alessandro Serra, di nuovo a ERT dopo una lunga tournée nazionale e internazionale, che ha visto lo spettacolo in scena anche al Wuzhen Theatre Festival, uno dei più importanti festival teatrali della Cina e dell’Asia. La Tempesta è in programma al Teatro Storchi di Modena, che il pubblico di Vignola potrà raggiungere grazie al servizio navette.
La tragedia è un vero e proprio tributo al teatro, in cui il tema del potere che i personaggi cercano di usurpare, consolidare o innalzare, si intreccia con il sovrannaturale, strumento e metafora di un percorso di redenzione. Un accesso al metafisico che sembra rivelare come il vero potere supremo sia quello del Teatro.
Una coproduzione di ERT con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Sardegna Teatro, Festival d’Avignon, MA scène nationale – Pays de Montbéliard, in collaborazione con Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Compagnia Teatropersona.
Rumba. L'asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato è l’ultimo lavoro dell’autore, attore e regista Ascanio Celestini, dedicato alla figura di San Francesco, in scena al Teatro Fabbri il 22 dicembre.
L’artista, con il suo inconfondibile linguaggio drammaturgico, riscrive la storia del santo che rinunciò alle sue ricchezze per vivere povero fra i poveri, chiedendosi come andrebbero le vicende se Francesco D’Assisi fosse nato nel 1982 anziché nel 1182. Dove si trova la miseria oggi? Forse li, nel parcheggio di fronte a una casa popolare nella periferia della capitale, fra ex prostitute e giovanissimi sbandati. Dove costruirebbe oggi Francesco il suo presepe? Che ne è rimasto della Greccio del XIII secolo?
Lo spettacolo è realizzato in occasione dell'ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe di Francesco a Greccio (1223 – 2023).
Il nuovo anno inaugura con un’altra trasferta in uno dei teatri della rete ERT raggiungibile col servizio navette, l’Arena del Sole di Bologna che il 18 gennaio vede in programma Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, con la regia di Valter Malosti, protagonista in scena insieme a Anna Della Rosa.
Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano, i due straripanti amanti del capolavoro shakespeariano vanno oltre la ragione e ai giochi della politica. «Su quest’opera disincantata e misteriosa – racconta Malosti – che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, su questo meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana per più di uno studioso, a dimostrarne la profonda complessità, l’ombra del nostro grande filosofo Giordano Bruno: un teatro della mente che esige un nuovo cielo e una nuova terra».
Una produzione ERT con Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e LAC Lugano Arte e Cultura.
La compagnia, in prova al Teatro Fabbri, incontrerà il pubblico in data da definirsi.
In omaggio al grande scrittore Italo Calvino nel centenario dalla nascita, l’autore e attore Mario Perrotta porta in scena Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà, al Fabbri il 31 gennaio. Perrotta sceglie di dare voce a un personaggio ispirato al più autobiografico dei libri di Calvino, La giornata di uno scrutatore , interpretando sul palco il Nano, recluso da una vita al Cottolengo di Torino. Un uomo privato della libertà diventa così il protagonista di un monologo in cui confluiscono episodi tratti da altri romanzi - Palomar, le Cosmicomiche, le Città invisibili - cuciti insieme da Perrotta, che affonda «liberamente le mani negli altri scritti di Calvino “scalvinandoli”, scompigliandoli e ricomponendoli», offrendo al pubblico una mirabile lezione di libertà e autodeterminazione. Una coproduzione ERT con Permàr - Compagnia Mario Perrotta.
Arlecchino muto per spavento è una pièce ispirata al canovaccio Arlequin muet par crainte del drammaturgo settecentesco Luigi Riccoboni, con la regia di Marco Zoppello di Stivalaccio Teatro, compagnia che negli ultimi dieci anni si è affermata a livello nazionale e internazionale per la ricerca attorno alla Commedia dell’Arte in relazione ai linguaggi del teatro contemporaneo e che ha appena ricevuto il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per la sezione teatro popolare, commedia dell'arte, teatro ragazzi e arte di strada
La versione di Arlecchino muto per spavento di Zoppello, smonta e rimonta continuamente la tradizione della Commedia dell’Arte, ricorrendo alle modalità di lettura e interpretazione contemporanee. Il risultato è uno spettacolo ambientato in un mondo surreale e fantastico, punteggiato da momenti comici e da altri di coinvolgente poesia.
Il teatro della risata prosegue con Natalino Balasso che propone Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre, una riscrittura dell’opera di uno dei più grandi drammaturghi del Cinquecento, Angelo Beolco (detto Ruzante). Con la sua inconfondibile cifra umoristica, Balasso reinventa la lingua di Beolco per conservarne ed esaltare senso e sonorità, mescolando tragico e comico. Il tentativo è di demistificare la città, il potere, l’idea falsata di benessere alle quali i “villani” hanno sacrificato tutto. Non resta che permettere alla risata di diventare esperienza critica su di sé e l’altro da sé, nel nostro problematico tempo presente.
Una coproduzione di ERT / Teatro Nazionale con Teatro Stabile di Bolzano.
Il 19 aprile il servizio navette di ERT accompagna il pubblico di Vignola a Modena, dove al Teatro Storchi va in scena Fedra del drammaturgo francese Jean Racine, che Federico Tiezzi (regista otto volte Premio Ubu e Premio Flaiano) dirige dopo l’enorme successo della sua Medea al Teatro Greco di Siracusa. Protagonista è Elena Ghiaurov. Passioni impossibili, amori incestuosi e adulteri: gli abitanti del palazzo reale di Trezene hanno tutti qualcosa da nascondere, una colpa da espiare. Tiezzi approfondisce la psicologia dei personaggi del mito, indagandone le trasformazioni innescate dal desiderio che si tramuta in colpa e in peccato. Fedra diviene così un dramma borghese ambientato in una Grecia di cui restano solo rovine, quasi un Ibsen ante-litteram venato di umori freudiani.
Una coproduzione ERT con ATP Teatri di Pistoia – Centro di Produzione Teatrale, Compagnia Lombardi-Tiezzi.
A chiudere la Stagione del Teatro Fabbri, un’opera della tradizione del teatro italiano, L’arte della commedia di Eduardo De Filippo, con l’adattamento e la regia di Fausto Russo Alesi. Scritta nel 1964, L’arte della commedia è un dramma metateatrale, in cui si discute la contraddittoria relazione fra Stato e Teatro e il ruolo dell’arte e degli artisti nella società. Fausto Russo Alesi – al suo secondo incontro con Eduardo– affronta gli irrisolti dilemmi del ruolo del teatro e del suo rapporto con il potere, raccogliendo attorno a sé un’affiatata compagnia formata da attori di generazioni e percorsi differenti ma accomunati dalla totale dedizione al teatro, così da realizzare un’«unione di forze che cercano giornalmente di far sopravvivere un “senso” e che cercano di portare in scena, tra mille fatiche, la numerosa compagnia teatrale che hanno nell'anima».
Informazioni
Teatro Ermanno Fabbri, Via Pietro Minghelli 11 – Vignola
tel. 059 9120911
vignola.emiliaromagnateatro.com
Orari spettacoli
ore 20.30
Orari biglietteria
Aperture straordinarie da sabato 28 ottobre a sabato 11 novembre: dal lunedì al sabato ore 10.30-14.00
Sabato 28 ottobre, mercoledì 1 novembre, sabato 4 novembre, sabato 11 novembre: apertura 10.30- 14.00 e 15.00-18.30.
Da martedì 14 novembre: martedì, giovedì e sabato ore 10.30-14
info.biglietteria@emiliaromagnateatro.com | | www.vivaticket.it
Abbonamenti: a libera scelta (abbonamenti con spettacoli, date e posti a scelta); Card Fabbri 4 Ingressi: (utilizzabile per gli spettacoli in programma al Teatro Fabbri); Card ERT 6 Ingressi (consente la scelta fino a 2 biglietti per uno stesso spettacolo ed è utilizzabile per gli spettacoli di tutti i teatri ERT); A posto fisso – Prosa 6 (abbonamento a posto fisso per i 6 spettacoli in programma al Teatro Fabbri); A posto fisso – Prosa 6 + 3 (abbonamento a posto fisso a tutti gli spettacoli della Stagione 23/24: 6 spettacoli al Teatro Fabbri, 2 al Teatro Storchi di Modena e 1 all’Arena del Sole di Bologna).
PROMOZIONE Abbonamento a posto fisso entro il 7 novembre con uno sconto del 25%: 6 spettacoli 84 € / 9 spettacoli (6 + 3 trasferte) 113 €
Agevolazioni per gli abbonati
navetta gratuita per raggiungere le città di Modena e Bologna in occasione degli spettacoli al Teatro Storchi e all’Arena del Sole
promozione Diari d'amore: riduzione del 50% per i biglietti dello spettacolo Diari d'amore, regia Nanni Moretti, in scena al Teatro Storchi di Modena dall'8 al 12 novembre
Un’intera comunità si è mobilitata per il Teatro Fabbri
“L’avvio della stagione 23/24 del Teatro Fabbri è una notizia molto attesa dagli appassionati dello spettacolo e il risultato di un inedito sforzo collettivo, non solo di ERT e del Comune di Vignola, ma di tutta la nostra comunità”: nelle parole della sindaca di Vignola Emilia Muratori la soddisfazione e il sollievo per essere riusciti a garantire, anche quest’anno, un cartellone di qualità per il teatro cittadino, risultato che, purtroppo, fino a qualche mese fa non era scontato.
Com’è noto, per ragioni economiche legate all’aumento generale dei costi di organizzazione e di gestione e a minori contributi rispetto al passato, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale era in difficoltà a far partire la stagione al Teatro Fabbri di Vignola, nonostante vi sia un pubblico numeroso e affezionato che segue e apprezza il cartellone, sempre di ottimo livello, proposto nelle ultime stagioni a guida del direttore artistico Valter Malosti e del presidente Giuliano Barbolini. Tra l’altro, proprio grazie all’organizzazione di ERT, il Teatro Fabbri è in grado di ospitare (a titolo gratuito o a prezzo molto calmierato) le iniziative per le scuole del territorio, gli incontri delle associazioni di volontariato e del mondo del no profit, le iniziative culturali.
L’Amministrazione comunale di Vignola, in dialogo con i vertici di ERT, ha confermato lo stanziamento di 102mila euro l’anno a sostegno del proprio teatro, ma mancavano ancora all’appello 120mila euro. Per questo l’Amministrazione comunale ha previsto, in via straordinaria, una ulteriore assegnazione di 30mila euro per far fronte all’aumento dei costi energetici. La Fondazione di Vignola ha poi accolto la richiesta dell'Unione Terre di Castelli di sostenere il progetto "Un teatro che unisce", con un contributo di 30.000 euro, riconoscendo la valenza intercomunale della rassegna teatrale e degli eventi che vengono ospitati al Teatro Fabbri. I 60mila euro ancora necessari sono stati trovati facendo appello alla comunità. L’ Amministrazione comunale ha, infatti, chiesto di “adottare uno spettacolo”, in modo da concorrere a costruire la stagione e a mantenere la struttura teatrale a disposizione del territorio. Grazie alla generosità di 17 tra imprese e privati cittadini, la cifra necessaria è stata raccolta. Hanno contribuito al risultato, in ordine alfabetico, Banca Bcc Felsinea, Casa Montorsi, Coop Alleanza 3.0, Eugenio Garavini e Gabriella Oca, Funeral Home Terra e Cielo, Gottardi Trasporti, Hera, Messori Cioccolato, Mister Web, Muzzarelli Costruzioni, Pelatti – ricambi auto e motori, Proteo Engineering, Ritmo Ristorazione, Tecnomatic, Tonnies Fleisch Italia, Toschi liquori, Zanni – movimentazione terra.
“Desidero davvero ringraziare tutte le organizzazioni e i privati del territorio che hanno concorso, con il proprio contributo, a questo importante risultato – conferma la sindaca Emilia Muratori – Molti cittadini, in questi mesi, mi avevano contattata ed avevano espresso tutta la loro preoccupazione. Mi fa, quindi, particolarmente piacere annunciare alla città che, almeno per questa stagione, con il concorso di tanti, siamo riusciti a trovare una soluzione. Cominciamo fin da subito a lavorare, insieme ad ERT, per individuare modalità che possano garantire stabilità anche per i prossimi anni”.
“A nome della Fondazione ERT esprimo a mia volta piena soddisfazione per il risultato ottenuto grazie alla virtuosa sinergia fra l’Amministrazione, l’Unione terre di castelli e le realtà private, che ha permesso la conferma della programmazione per la Stagione 23/24 al Teatro Fabbri – dichiara il presidente di ERT Giuliano Barbolini –, e con proposte di elevata qualità. Resta aperta la questione di come trovare una soluzione di lungo raggio in vista dei prossimi anni di lavoro, che possa favorire sia il consolidamento sia un rilancio di questo centro pulsante della cultura cittadina, e riferimento intercomunale, parte integrante dell’attività complessiva del nostro Teatro Nazionale.
In questa prospettiva, ribadendo il pieno interesse e collaborazione di ERT, riponiamo fiducia nell’azione del Comune e nella capacità di risposta del territorio, auspicando che si riescano ad assicurare le condizioni di sostenibilità per proseguire l’attività ben oltre la stagione corrente”.