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La stagione 2022/2023 di Ert a Vignola

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LA STAGIONE DI ERT A VIGNOLA

Da ottobre fino ad aprile, sono in calendario a Vignola 10 spettacoli, di cui 2 co-produzioni e 2 produzioni esecutive. Fra queste ultime Lazarus, il testamento artistico di David Bowie. Lo spettacolo è diretto e adattato per la prima volta in italiano da Valter Malosti con la collaborazione del drammaturgo irlandese Enda Walsh, autore insieme a Bowie di questo originale oggetto di teatro musicale. Protagonista un inedito Manuel Agnelli.

È prodotto da ERT e debutta in prima assoluta nell’ambito di VIE Festival Il Ministero della solitudine, il nuovo spettacolo di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni de lacasadargilla; sempre nell’ambito del Festival è presentata la coproduzione Ecloga XI di Anagoor, la visionaria proposta dedicata al poeta Andrea Zanzotto.

Proseguendo fra le coproduzioni, non mancano le intramontabili voci di alcuni classici del teatro come quella di William Shakespeare di cui Michelangelo Campanale propone una versione di Romeo e Giulietta con attori italiani e rumeni in una coproduzione internazionale.

 

Fra le ospitalità, volti noti e amati dal pubblico e spettacoli che traducono sul palco pagine della letteratura o che hanno segnato la storia del teatro italiano: è il caso di Silvio Orlando con La vita davanti a sé dal testo di Romain Gary; Moni Ovadia con il suo cavallo di battaglia Oylem Goylem e infine Eugenio Allegri che ha diretto con passione da maestro orientale Matthias Martelli ne il Mistero buffo di Dario Fo.

Un’attenzione particolare anche alle tematiche e alle sensibilità più urgenti del nostro presente come Dulan, la sposa della scrittrice Melania Mazzucco; Festen, Il gioco della verità dalla sceneggiatura del Premio Oscar e vincitore a Cannes Thomas Vinterberg, con la regia di Marco Lorenzi e infine Boston Marriage di David Mamet con due interpreti d’eccezione, Maria Paiato e Mariangela Granelli, dirette da Giorgio Sangati.

A questo calendario si aggiungerà la programmazione per le scuole e le famiglie.

 

GLI SPETTACOLI

È uno spettacolo nell’ambito del Festival internazionale VIE che l’8 e il 9 ottobre alza il sipario del Teatro Ermanno Fabbri con la prima assoluta de Il Ministero della solitudine de lacasadargilla, prodotto da ERT (in co-produzione Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di Prato), con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, la drammaturgia del testo di Fabrizio Sinisi e la drammaturgia del movimento di Marta Ciappina.

L’idea nasce da una notizia del 2018: in Gran Bretagna viene istituito il Ministero della solitudine, affidato a Tracey Crouch, con l’obiettivo di occuparsi dei problemi sociali derivanti da questa condizione. Un lavoro che indaga la solitudine innanzitutto come senso di incapacità, come difficoltà del desiderio a trovare una corrispondenza, avendo in sé una speranza troppo alta per potersi mai realizzare. In fondo, come si può classificare una persona sola?

 

Sempre nell’ambito del Festival, il 13 e 14 ottobre è la volta di Anagoor, compagnia Leone d’Argento alla Biennale Teatro 2018 che si è fatta promotrice di un’estetica dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo. In co- produzione con ERT, qui si confronta con la parola poetica di Andrea Zanzotto, con cui condividono la tenacia nel rinnovare la fiamma di arti solo apparentemente inascoltate.

 

Dopo VIE, il 2 novembre sale sul palco del Fabbri Silvio Orlando, uno dei volti più amati del cinema italiano, David di Donatello 2022 come Miglior attore protagonista in Ariaferma, che ci conduce dentro le pagine del romanzo Premio Goncourt nel 1975 dello scrittore francese Romain Gary, La vita davanti a sé. Il protagonista, interpretato da Orlando, è un bambino arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di un’anziana ex prostituta ebrea: un racconto attualissimo, che mette in luce le aporie di un’Europa piccola e claustrofobica, affrontando il tema della convivenza tra culture, religioni e stili di vita diversi.

 

Firmato da Melania Mazzucco, Premio Strega nel 2003, Dulan, la sposa arriva a Vignola il 6 dicembre con la regia di Valerio Binasco, direttore artistico del Teatro Stabile di Torino dal 2018, ben cinque volte Premio Ubu. Originariamente scritto nel 2001 per la radio e premiato nello stesso anno al 53° Prix Italia come miglior radiodramma, il testo affronta il tema della violenza sulle donne con forti tinte noir e incognite.  Chi è Dulan? Qual è la sua storia?

 

Grazie al servizio di navette, proposta che nasce dalla volontà di rafforzare il senso di condivisione e appartenenza alla geografia diffusa del Teatro Nazionale della Regione, il pubblico del Fabbri può assistere a due spettacoli programmati nei teatri ERT a Bologna e a Modena.

Il primo, il 12 gennaio al Teatro Arena del Sole, è Oylem Goylem, lo spettacolo cult di Moni Ovadia che lo ha imposto nel panorama europeo. Insieme ai musicisti della sua Stage Orchestra, dà vita a una rappresentazione basata sul ritmo, alternando toni e registri, sia linguistici che musicali. Una carrellata di umorismo, battute fulminanti e citazioni dotte, scherzi e note che reinterpretano tradizione della musica klezmer nell’incrocio di stili, nell’alternanza continua dei toni e degli umori, dai canti monocorde della liturgia, alla festosità di canzoni e ballate per occasioni felici. Un potente antidoto contro violenze, intolleranze e razzismi, vecchi e nuovi.

Il secondo, il 29 marzo al Teatro Storchi, è Lazarus , il testamento artistico di David Bowie, diretto e adattato per la prima volta in italiano da Valter Malosti, insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh, autore con Bowie di questo originale oggetto di teatro musicale. Protagonista, il cantautore e frontman degli Afterhours, Manuel Agnelli, recentemente vincitore del David di Donatello e Nastro d’Argento per la canzone La profondità degli abissi del film Diabolik dei fratelli Manetti.

La prima rappresentazione di Lazarus al New York Theatre Workshop è anche stata l’ultima apparizione pubblica di Bowie che sarebbe scomparso poco più di un mese dopo, il 10 gennaio 2016. La colonna sonora include numerosi fra i pezzi più celebri del Duca Bianco e quattro pezzi scritti apposta per questa opera-rock, legati in modo da costruire una frammentata e affascinante drammaturgia parallela, tra cui il brano che dà il titolo allo spettacolo. Le vicende del perturbante alieno Newton dello storico romanzo L’uomo che cadde sulla Terra di Walter Tevis – personaggio che Bowie interpretò nell’omonimo film di Nicolas Roeg e che riaffiora periodicamente, come un ossessionante fantasma, nella sua storia artistica – danno origine a questa opera rock: una sorta di sequel del libro e della pellicola. Lo spettacolo è frutto di una collaborazione co-produttiva tra ERT e Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Teatro di Roma - Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte Cultura.

 

La stagione al Fabbri prosegue il 24 gennaio con Festen. Il gioco della verità, tratto dalla sceneggiatura dell’omonimo film danese del 1998 che ha trionfato al 51° Festival di Cannes e premio Oscar 2021, con la regia di Thomas Vinterberg e scritto da Mogens Rukov e BO Hr. Hansen. Marco Lorenzi, regista diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e fondatore della compagnia Il Mulino di Amleto, premio ANCT 2021, è il primo a confrontarsi con l’adattamento teatrale del film. Al centro, la famiglia borghese danese Kligenfeld, riunita per celebrare i 60 anni del patriarca Helge. Una festa qualsiasi, almeno fino al discorso del primogenito che rovescerà gli equilibri trasformando la cena in un gioco al massacro, in un continuo crescendo di tensione.

 

Romeo e Giulietta rivive sul palco con la regia di Michelangelo Campanale e grazie alla potente interpretazione di 14 attori appartenenti a due mondi distanti, la Romania e l’Italia. Due fazioni, i Capuleti italiani e i Montecchi rumeni, due culture che si incontrano e si scontrano, su una linea molto sottile fra integrazione e disintegrazione reciproca. Dopo il debutto in prima assoluta al Teatro Bonci di Cesena, lo spettacolo arriva il 14 febbraio al Fabbri. Una produzione Compagnia La Luna nel Letto (due volte Premio Eolo per le nuove generazioni), Teatro Excelsior di Bucarest ed Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale.

 

Il 4 marzo a Vignola un commosso omaggio alla figura delicata e talentuosa di Eugenio Allegri, che qui dirige il capolavoro di Dario Fo Mistero buffo. Solo in scena, a rievocare il folle spirito del grande Premio Nobel, Matthias Martelli, giovane talento affabulatorio. Un’interpretazione nuova e originale, nella tradizione dei giullari medievali, che non può che terminare con uno sberleffo al potere.

 

La stagione si chiude il 19 aprile con Maria Paiato e Mariangela Granelli dirette da Giorgio Sangati in Boston Marriage di David Mamet. Voce tra le più rappresentative della scena americana – già Premio Pulitzer nel 1984 e più volte nominato agli Oscar per sceneggiature di alcuni indimenticabili film – Mamet ci consegna un piccolo capolavoro teatrale che strizza l’occhio agli esperimenti di Tennessee Williams o all’Importanza di essere Franco di Oscar Wilde, oltre che un richiamo al romanzo The Bostonians di Henry James, che affronta senza censure il tema dell’omosessualità con particolare attenzione alla condizione femminile.

 

L’attività di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale è resa possibile grazie a:

Soci Fondatori Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Comune di Cesena, Comune di Bologna

Soci Ordinari Sostenitori Comune di Castelfranco Emilia, Comune di Vignola, Fondazione di Modena, BPER Banca

Con il sostegno di Ministero della Cultura

 

 

 

 

Informazioni

Teatro Ermanno Fabbri, Via Pietro Minghelli 11 – Vignola

tel. 059 9120911 | info. biglietteria@emiliaromagnateatro.com

vignola.emiliaromagnateatro.com |www.vivaticket.it

Orari biglietteria

Fino al 2 agosto e dal 6 settembre: martedì, giovedì e sabato dalle 10.30 alle 14.00

 

 

Prelazioni abbonamenti: dal 2 al 16 luglio

Nuovi abbonamenti: dal 19 luglio 

Vendita online  : vignola.emiliaromagnateatro.com |www.vivaticket.it 

Abbonamenti: Card 4 e 6 ingressi a posto libero; Abbonamento Prosa 7 a posto fisso

Card VIE (già in vendita): VIE 4 (spettacoli), VIE 5 (spettacoli) under 29, VIE 7 (spettacoli)

Ufficio Cultura

c/o Biblioteca Auris - Via S. Francesco

tel. 059-777706
fax. 059-777704
e-mail: cultura@comune.vignola.mo.it
www: www.comune.vignola.mo.it/uffici/ufficio_cultura/index.htm
referenti:
Dott.ssa Maria Rita Santeramo
Istruttore direttivo: Maria Cristina Serafini

orari:
Dal Lunedì al Venerdì 8:30-13:00
Giovedì 15:00-17:30

Attività
Organizzazione manifestazioni pubbliche, attività culturali, rassegne cinematografiche,
concerti.

Inserita il 30/06/2022 -- Aggiornata il 25/07/2022 ore 15:46 -- N° visioni: 1.654
Agenda
13 - 26 Settembre