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La digitalizzazione dei musei. Il progetto The open air museum nella sua fase finale

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La digitalizzazione dei musei. Il progetto The open air museum nella sua fase finale - Città di Vignola - Amministrazione - Uffici - Ufficio Cultura

Il progetto The open air museum del nostro Museo Civico Augusta Redorici Roffi, ammesso insieme ad altri diciannove in tutta Europa al programma DOORS, Digital incubator for Museums (Horizon 2020) si sta avviando alla sua conclusione. O meglio, la web app che permetterà ai visitatori di fruire anche da remoto delle collezioni di fossili e minerali ed esplorare le rive del Panaro dove gran parte di questi reperti è stata trovata sta per essere ultimata.

Dopo una fase di progettazione durata circa un anno e mezzo, a breve sarà possibile interagire gratuitamente con paleovignola, la web app del museo, e conoscere le collezioni in maniera divertente e giocosa. La progettazione è stata impegnativa, ha previsto la partecipazione a numerosi incontri online con la società Ars Electronica, capofila di DOORS, e con i rappresentanti degli altri piccoli musei coinvolti, oltre alla realizzazione di focus group con il team di progetto che è stato costruito in rappresentanza delle principali tipologie di visitatori (alunni delle scuole elementari, medie e superiori, studiosi, associazioni, volontari, insegnanti). E sono stati organizzati anche incontri di progettazione con gli esperti della società informatica incaricata di costruire la web app, sia online che in loco.

Visite virtuali, giochi, video che spiegano la storia dei principali ritrovamenti, schede didattiche, quiz, immagini. Questo strumento digitale amplierà il pubblico del nostro museo, venendo incontro anche ad alcune limitazioni di aperture e facendo conoscere questo luogo ricchissimo di storia e memoria a un numero sempre crescente di persone.

Perché abbiamo scelto una web app?

Le guide audio e multimediali oggi vengono continuamente arricchite con soluzioni di tipo Bring-YourOwn-Device (BYOD), ovvero ogni visitatore accede alle risorse tramite il proprio apparecchio digitale. Attualmente si predilige, alle native app per il download sugli smartphone, l’utilizzo di mobile web app che offrono diversi vantaggi come la possibilità di essere raggiunte tramite il browser, non necessitare di continui aggiornamenti e richiedere minori competenze tecnologiche. A tale proposito, sarà assicurata ai visitatori, nelle sale del museo, la connessione internet gratuita Emilia Romagna wifi.

Un altro aspetto che è stato molto curato è lo storytelling digitale, ovvero la narrazione di una storia, fatta di tanti tasselli, che riguarda anche il ritrovamento dei fossili, il loro studio, il loro restauro etc., e le persone coinvolte in tali attività, tutti elementi che incuriosiscono il visitatore moderno, in cerca di racconti accattivanti, lo catturano e gli raccontano qualcosa che non sa già e che non ha mai neppure immaginato.

Oggi la digitalizzazione dei musei, sia grandi che piccoli, non è una possibilità ma una fisiologica necessità. Chi non si adegua è destinato all’oblio, perché la concezione dei luoghi della cultura è totalmente cambiata, così come sono cambiati i pubblici che vi si rivolgono e le loro esigenze.

Il digitale offre la possibilità di uno scambio interattivo con gli utenti, stimolando incontri costruttivi e creativi e il riutilizzo dei contenuti anche in modi originali e innovativi. Può migliorare e completare l’esperienza espositiva, generare conoscenza in maniere non convenzionali, fornire informazioni a vari livelli e in modi piacevoli, assai lontani dall'idea che imparare è una cosa noiosa. Questo nella convinzione della universalità della cultura e del concetto che i beni culturali sono beni comuni, che appartengono alla collettività. Inoltre, la digitalizzazione delle collezioni potrà favorire le relazioni fra i diversi musei, con l’opportunità di organizzare mostre collettive tematiche virtuali con l’esposizione di reperti scansionati in 3D.

Gli aspetti da tenere in considerazione per la digitalizzazione di un museo sono diversi e, prima di creare una specifica strategia, è necessaria un’analisi della propria istituzione e del suo approccio al digitale. Ad esempio: qual è il proprio atteggiamento rispetto al digitale? Quali sono gli aspetti da migliorare? Con quali priorità? Che competenze hanno le persone che si occupano del museo? Come è possibile sviluppare queste competenze? Per questa analisi sono stati molto utili i materiali di lavoro forniti da Lauren Vargas per passare da un approccio CARE a uno CALM del digitale stesso.

Bisogna dunque definire le priorità dell’attività museale digitale e tratteggiare obiettivi concreti e misurabili, secondo il principio SMART: ogni obiettivo deve essere SPECIFIC (specifico), MEASURABLE (misurabile), ACHIEVABLE (raggiungibile), RELEVANT (rilevante), TIME- BASED (basato sul tempo).

Tutto ciò andrà collegato, attraverso la costruzione delle User Personas, a un’analisi dei pubblici e dell’impatto del progetto nella comunità dei cittadini, a una precisa disamina della sostenibilità nel tempo del progetto di digitalizzazione, tenuto conto che le tecnologie invecchiano molto velocemente.

Importante, come anticipato, è mettere gli utenti al centro e non considerarli semplici visitatori, bensì parte attiva del museo, dei suoi valori, della sua diffusione e della sua crescita.

Queste sono solo in parte le skills che seguire questo progetto ha sviluppato nei tecnici comunali coinvolti, competenze che saranno utili anche per costruire e realizzare altri progetti relativi al digitale del museo, un percorso che continuerà nel tempo con lo scopo di valorizzare questa risorsa che nel 1978 è stata fortemente voluta da alcuni volontari appassionati, tra cui Augusta Redorici Roffi alla quale il museo è dedicato. Presto la web app The open air museum sarà presentata a tutta la cittadinanza, per ora non vogliamo svelare troppo, rimandando tutto il resto a un appuntamento a breve.

Ci vediamo al museo, molto presto.

Ufficio Cultura

c/o Biblioteca Auris - Via S. Francesco

tel. 059-777706
fax. 059-777704
e-mail: cultura@comune.vignola.mo.it
www: www.comune.vignola.mo.it/uffici/ufficio_cultura/index.htm
referenti:
Dott.ssa Maria Rita Santeramo
Istruttore direttivo: Maria Cristina Serafini

orari:
Dal Lunedì al Venerdì 8:30-13:00
Giovedì 15:00-17:30

Attività
Organizzazione manifestazioni pubbliche, attività culturali, rassegne cinematografiche,
concerti.

Inserita il 18/08/2023 -- Aggiornata il 23/08/2023 ore 13:20 -- N° visioni: 638
Agenda
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