Con la partecipazione di alunni e docenti delle scuole elementari vignolesi
Sabato 11 febbraio, a Vignola, è in programma la Commemorazione dell’Eccidio di Pratomaggiore, a 78 anni di distanza da quei tragici accadimenti. Dopo due anni, cadute le limitazioni per il contrasto alla pandemia, la cerimonia vedrà di nuovo la presenza delle scolaresche. Sono stati infatti invitati a partecipare alunni e insegnanti delle classi quinte delle scuole primarie del territorio. Alle ore 10.00 è previsto il ritrovo presso il Monumento che ricorda l’eccidio degli otto partigiani, in piazza Caduti di Pratomaggiore, in località Bettolino. Le note della Corpo bandistico di Marano accompagneranno la deposizione della corona al cippo dei caduti, alla presenza delle autorità cittadine e delle associazioni partigiane e combattentistiche. Sono previsti gli interventi della sindaca di Vignola Emilia Muratori, presidente dell’Unione Terre di Castelli, del presidente dell’Anpi Vignola Mattia Monduzzi e di Antonio Finelli, già presidente dell’Istituto storico di Modena.
L’eccidio avvenne il 12 febbraio del 1945: come rappresaglia per l’uccisione di un ufficiale tedesco, le truppe naziste, aiutate dai militi della Brigata Nera, prelevarono otto prigionieri partigiani dalle carceri di Modena e li portarono a Pratomaggiore dove furono impiccati ai margini della strada principale. I loro corpi rimasero drammaticamente appesi alla trave di legno gettata tra i rami di due olmi, per due giorni consecutivi, perché i tedeschi ne impedivano la rimozione a scopo dimostrativo e intimidatorio. I partigiani impiccati erano Giovanni Caminati (42 anni), Danilo Grana (20 anni), Lino Bertarini (24 anni), Franco Nasi (19 anni), Italo Donini (19 anni), Secondo Venturi (21 anni), Menotti Nicoletti (22 anni) e Omero Lancellotti (19 anni).
La cerimonia di commemorazione è stata organizzata dall’Amministrazione comunale di Vignola, in collaborazione con il Gruppo di documentazione Mezaluna, l’Istituto storico di Modena e la sezione Anpi di Vignola.
“Commemoriamo uno degli episodi più drammatici avvenuti sul nostro territorio – commenta l’assessora alla Cultura del Comune di Vignola Daniela Fatatis – Il ricordo macabro della trave con i corpi penzolanti è ancora impresso in chi ha vissuto quell’epoca e rimane una ferita aperta per i familiari delle vittime. Ora che ci sono le condizioni, abbiamo voluto che potessero tornare le scolaresche alla cerimonia di commemorazione dell’Eccidio di Pratomaggiore perché è solo facendo memoria che si può sperare di creare gli anticorpi contro tutti i totalitarismi”.