Agricoltura. Regione in campo: ricerca e innovazione a difesa delle ciliegie di Vignola, ecco i nuovi impianti dotati di reti polifunzionali in grado di proteggere i frutti da parassiti e danni delle piogge. L'assessore Mammi: "Con la sperimentazione e l'uso intelligente delle nuove tecnologie aumentiamo la competitività delle nostre imprese, per produzioni sempre più sostenibili e capaci di vincere la sfida imposta dal cambiamento climatico".
L'inaugurazione oggi nell'area di coltivazione sperimentale di Vignola con la sindaca
Muratori, il presidente Bernardi, il direttore del Consorzio Ciliegia di Vignola, Monari, e
il direttore del Consorzio fitosanitario provinciale di Modena, Casoli. Progetto triennale
finanziato dalla Regione: riduzione di oltre il 50% degli insetticidi e netto calo delle
spaccature dei frutti, i primi risultati.
Bologna – La ricerca scientifica scende ‘in campo’. È partita solo da quest’anno, ma
sta già ottenendo buoni risultati, la nuova sperimentazione che riguarda una delle
eccellenze Igp dell’Emilia-Romagna: la ciliegia di Vignola. Un progetto che attraverso
l’installazione di appositi sistemi è in grado di proteggere le piante da parassiti, primo
fra tutti il moscerino asiatico (Drosophila suzukii), e da fisiopatie quali le ‘spaccature’
dovute alla pioggia (cracking). Due calamità che, sommate agli effetti del
cambiamento climatico e alla riduzione di disponibilità di molecole per la difesa delle
colture, stanno creando da tempo non poche difficoltà al settore con danni alle
produzioni e al reddito degli imprenditori agricoli.
Grazie quindi a un progetto finanziato e sostenuto dalla Regione insieme al Comune di
Vignola, coordinato dal Servizio Fitosanitario regionale, in partnership con il Consorzio
della ciliegia di Vignola, il Consorzio fitosanitario di Modena e l’Università di Modena e
Reggio Emilia, sono stati installati in un’area sperimentale del Comune di Vignola
sistemi monoblocco e monofila con l’obiettivo di raccogliere dati sull’adattabilità e
l’efficienza dei sistemi stessi per poterli poi replicare ed estendere.
Le opportunità offerte da questa nuova sperimentazione sono molteplici: dalla verifica
del controllo di parassiti - moscerino asiatico, mosca del ciliegio, oltre ai danni da
uccelli – al controllo dei danni da cracking, all’analisi dei principali parametri
microclimatici - temperatura, umidità relativa, precipitazioni - alla verifica
dell’adattabilità delle nuove varietà in prova a questi sistemi di protezione con analisi
qualitative, calibri, ecc.
I primi risultati sono già molto promettenti: oltre il 50% di riduzione nell’uso di
insetticidi e un netto calo delle spaccature dei frutti nonostante le abbondanti piogge
registrate nelle scorse settimane.
Il progetto e l’inaugurazione dei nuovi impianti polifunzionali installati nel campo
sperimentale di Vignola (via Frignanese Impresa Mancini 12), sono stati al centro di
una conferenza stampa che si è svolta questa mattina alla presenza, tra gli altri,
dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, della sindaca della città, Emilia
Muratori, del presidente e del direttore del Consorzio Ciliegia di Vignola, Andrea
Bernardi e Valter Monari, e del direttore del Consorzio fitosanitario provinciale di
Modena, Luca Casoli.
“Ricerca e innovazione sono due parole chiavi fondamentali per la nostra agricoltura-
afferma l’assessore Mammi- perché solo attraverso la sperimentazione e l’uso
intelligente delle nuove tecnologie possiamo aumentare la competitività delle nostre
imprese, garantire produzioni sempre più sostenibili e vincere la sfida imposta dalle
conseguenze dei cambiamenti climatici. Sostenibilità ambientale e produttività devono
infatti tenersi insieme e il progetto finanziato e sostenuto con tempestività dalla
Regione, gli impianti che inauguriamo oggi, ne sono una dimostrazione. Il lavoro di
squadra fatto col territorio – istituzioni, Università, Consorzio della ciliegia di Vignola -
e con i tecnici del Consorzio fitosanitario provinciale, ci ha permesso di avviare un
progetto sperimentale che sta già dimostrando la sua efficacia a difesa di una coltura
che è tra le eccellenze Dop e Igp dell’Emilia-Romagna. Continueremo a sostenere il
progetto- chiude l’assessore-, per dare strumenti validi ai nostri agricoltori a difesa
del loro lavoro e dei buoni prodotti della nostra regione conosciuti e apprezzati in
Italia e all’estero”.
“Purtroppo, in queste ultime annate, la presenza di un insetto esotico ad alta
fecondità ed aggressività come la Drosophila suzukii ha causato ingenti danni ai
produttori che già devono fare i conti con i cambiamenti climatici, si pensi alle gelate
tardive che questa primavera hanno colpito a macchia di leopardo le nostre
produzioni- aggiunge la sindaca Muratori-. Come Comune di Vignola, quindi, insieme
alla Regione, sosteniamo con convinzione l’importante lavoro che il Consorzio della
Ciliegia, insieme al Consorzio Fitosanitario e a Unimore, stanno implementando nel
campo sperimentale che abbiamo messo a loro disposizione”.
“Da anni Vignola rappresenta in Italia una realtà molto particolare- proseguono
Bernardi e Monari-: un territorio di dimensioni contenute, terreni fertili, agricoltori
intraprendenti e di alta professionalità, uno dei consorzi di promozione e tutela più
vecchio d'Italia e un'ottima reputazione commerciale. Vignola in Italia e nel mondo è
sinonimo di ciliegia di qualità. Ad oggi il comprensorio della Ciliegia di Vignola Igp
‘marchia’ circa 50-60mila quintali di ciliegie di alta qualità e può vantare oltre il 30%
della sua produzione coperta dalla pioggia. Ora, grazie all’aiuto della Regione Emilia-
Romagna, del Consorzio fitosanitario di Modena e dell’Amministrazione di Vignola,
vogliamo puntare più in alto partendo con questa nuova sfida: un impianto che ci
permetta, oltre che di proteggere le nostre ciliegie dalla pioggia, di ridurre fortemente
i trattamenti e dare uno spiraglio di luce anche per le produzioni a conduzione
biologica, garantendo sempre un prodotto di qualità elevata”.